IL LATO OSCURO DELLA GOLOSITA’











Lo sviluppo di strumenti tecnologici che hanno permesso all’uomo di poter risparmiare molta della sua energia, ha condotto verso un incredibile aumento della vita sedentaria con conseguenze gravi sul fisico di sempre più individui che versano in stato di obesità.

Questa condizione non solo porta a numerosi limiti nelle attività quotidiane, ma alcuni studi hanno appurato che il 20% dei tumori in vari distretti corporei si sviluppano in soggetti che presentano un notevole accumulo di grasso.

Negli ultimi anni i ricercatori si sono impegnati nel trovare una correlazione tra dieta ricca di zuccheri e tumori, e nel 2017 sono emerse le prime certezze rispetto a questa correlazione in una pubblicazione su “Nature Communications”, celebre rivista di ricerca, di un progetto durato per ben nove anni.

Lo studio affonda le proprie radici su delle dichiarazioni rilasciate da Otto Heinrich Warburg, medico e fisiologo tedesco. Egli sosteneva che, al pari dei muscoli, le cellule tumorali proliferino in condizioni di scarsa ossigenazione, utilizzando l’energia proveniente dal metabolismo degli zuccheri e che le cellule normali al contrario ritrovino le proprie condizioni favorevoli all’interno di un ambiente ricco di ossigeno che consente loro di svolgere attività ossidativa.

I ricercatori dunque, lavorando sui lieviti, organismi che presentano un meccanismo genetico non dissimile da quello delle cellule tumorali dei mammiferi, hanno scoperto che eccessive somministrazioni di zucchero alle cellule porti alla attivazione smoderata di un gene detto “RAS” (il quale, in proporzioni regolari, é estremamente importante nei meccanismi di controllo della proliferazione cellulare) che perde
la propria capacità regolatrice e potenzia in maniera esponenziale le capacità riproduttive delle cellule tumorali.

Ora gli obiettivi della ricerca, grazie a questa scoperta, mirano a privare le cellule tumorali di zucchero, lasciando la possibilità solo alle cellule sane di poter usufruire di questo composto.

Se ciò dovesse accadere, saremmo sicuramente davanti ad una svolta epocale nella lotta contro questo spaventoso male ma, fino ad allora, il nostro consiglio è quello di prevenire condizioni di instabilità fisica, conducendo uno stile di vita sano, con una dieta ricca di fibre e scarsa di zuccheri e accostando a ciò un’attività fisica regolare.

ALESSIO MANFREDI

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