Vaccinazione: le bufale più ricorrenti


Uno degli argomenti più discussi odiernamente nell’ambito della salute è l’assunzione dei vaccini per la prevenzione dalle malattie.

Molti si ritrovano a dibattere, prima dell’inizio della stagione invernale, sul perché debbano essere assunti e sulle conseguenze che essi potrebbero arrecare, quindi partiamo dalle basi e capiamo insieme come funzionano.

Il vaccino non è altro che l’iniezione della parte non dannosa di un agente patogeno. 

Il nostro organismo ha la splendida capacità di poter memorizzare tutti i microrganismi dannosi con i quali esso entra in contatto, riuscendo a combattere con molta più velocità il virus dopo che ne è stato invaso almeno una volta.

La vaccinazione, dunque, stimola questa dote naturale apportandoci una piccola quantità di microrganismi inattivi che, una volta iniettati, attivano questa "memoria naturale" che ci renderà immuni in futuro dalla malattia senza che i sintomi della stessa si manifestino dopo l’iniezione.

Il punto più criticato di questa pratica sanitaria riguarda il tipo di sostanze chimiche utilizzate nella soluzione, ci si ritrova spesso a leggere articoli su come questi additivi chimici possano sviluppare nel soggetto delle problematiche, non comprendendo però che questi potrebbero provocare danni solo se assunti in dosi eccessive, le quali sono largamente distanti da quelle somministrate durante la vaccinazione.

Il primo elemento è l’alluminio, a questo vengono imputate alcune malattie neurodegenerative tra cui la sindrome di Alzheimer.

Ci potremmo stupire se scoprissimo che quotidianamente assumiamo una quantità di Sali di alluminio circa 240 volte maggiore rispetto a quella presente nella dose di vaccino. 

Questa quantità insignificante utilizzata ha un ruolo fondamentale perché prolunga la protezione immunologica e riduce la gravità di reazioni sistemiche e locali permettendo il rilascio delle particelle presenti nel vaccino in maniera più lenta ed efficace riducendo la dose da utilizzare nella vaccinazione.

Secondo additivo è un antibiotico che, prevenendo la crescita batterica nelle fiale, non permette che oltre al microrganismo inattivo si possano assumere ceppi batterici dannosi per la nostra salute.

Terzo elemento ampiamente criticato è la formaldeide.

In molti sostengono la relazione tra questo composto e le forme tumorali, allontanando molte persone dall’idea della vaccinazione.

Anche qui, come per i Sali di alluminio, la problematica sussiste nel momento in cui vi è un’eccessiva assunzione della sostanza.

Giornalmente infatti siamo esposti a quantità di formaldeide di molto superiori rispetto a quella presente nel vaccino: l’aria, alcuni frutti e verdure contengono formaldeide celata tra tanti altri composti. Persino le nostre cellule durante la sintesi delle parti fondamentali di DNA e proteine producono naturalmente questo composto!

Una volta accertatoo che i problemi legati alla formaldeide riguardano soggetti che quotidianamente inalano ingenti quantità di tale composto, è necessario comprendere che una piccola dose di questa sostanza serve a trasformare le tossine di tetano e difterite in particelle innocue per stimolare la memoria del nostro organismo senza arrecarci direttamente la malattia.

Altra sostanza della quale è doveroso parlare è il Thimerosal, ovvero Etilmercurio.

Dal 2001, nei paesi industrializzati, è stata raccomandata la rimozione di questo composto dalle composizioni di vaccini da somministrare a soggetti di età inferiore ai 6 anni, in quanto non si riusciva a comprendere se questa sostanza fosse correlata alla formazione di autismo.

Nonostante ciò, numerosi studi successivi hanno dimostrato che i sintomi dell’autismo e dell’intossicazione da Etilmercurio non fossero collegati tra loro, inoltre tale sostanza, a differenza del Metilmercurio presente in natura ma non nei vaccini, trova molta difficoltà ad entrare nel sangue che irrora il nostro cervello, in quanto questo è naturalmente dotato di una rete protettiva che lascia entrare molecole necessarie solo al suo mantenimento.

Fatto questo quadro generale, è opportuno ricordare che il vaccino, nonostante i pareri contrastanti, è stato salvifico per tantissime persone; basti pensare che il solo morbillo nel mondo dal 2000 al 2016 avrebbe potuto mietere circa ventiquattro milioni di vittime se non ci fosse stata una vaccinazione pregressa.

Ribadiamo, Quindi, la necessità di salvaguardarsi dalle malattie con un’adeguata vaccinazione, rispettando i richiami, per proteggerci e proteggere chi ci sta attorno.


Alessio Manfredi 

Commenti

Post più popolari