LA GUERRA IN SIRIA
La guerra in
Siria non è più un conflitto armato tra un movimento democratico e una
dittatura, e neanche una semplice guerra civile tra due fazioni.
La Siria è
diventata teatro di una guerra che sta coinvolgendo anche i paesi vicini.
Gli Stati
Uniti, con l'Unione europea, in accordo con i loro interessi geostrategici ed
economici, spinge per la caduta del regime siriano di Bashar al-Assad.
Tuttavia, da un punto di vista realistico, questo conflitto vede uno scontro tra
la Russia e i paesi occidentali, che provano a difendere i propri interessi.
Tra questi
abbiamo quello di isolare l'Iran, al fine di stringere alleanze e trattati commerciali
con paesi arabi, tra i quali il Qatar. Quest'ultimo investe in Europa e offre
un'alternativa al gas russo.
Il fatto di
isolare l'Iran è uno dei pilastri fondamentali della politica estera europea e
americana a causa del suo programma nucleare. Infatti la caduta del regime di
Bashar al-Assad permetterebbe ai paesi occidentali, di indebolire l'asse sciita
di Iraq-Siria-Libano con Hezbollah.
Inoltre, va
considerata anche la geopolitica del gas.
Un fattore
molto importante che non permette l'intervento militare delle Nazioni Unite è
la Russia, la quale rifornisce l’Europa per un quarto delle riserve di gas.
Il Qatar
condivide il più grande giacimento di gas naturale del mondo con l'Iran. Le
tensioni tra i due paesi sono dovute all’estrazione di gas naturale della zona,
che in questo caso vede penalizzato l'Iran, a causa delle sanzioni imposte a quest'ultimo.
Più di un anno
fa Iran, Iraq e Siria hanno firmato un accordo per la costruzione di un
gasdotto il cui compito era quello di trasportare gas dal Golfo Persico al Mar
Mediterraneo per rifornire l'Europa. Mentre il Qatar, per trasportare il suo
gas, doveva passare per lo stretto di Hormuz, controllato dall'Iran, e dal
canale di Suez.
L'emirato (Qatar)
pianificò la costruzione di un gasdotto attraverso l'Arabia saudita, Giordania
e Siria, ma Bashar al-Assad bloccò questo progetto e decise invece di firmare
l'accordo con l'alleato dell'Iran per preservare, soprattutto, il suo accordo
di energia a lunga scadenza con la Russia.
L'Europa, largamente
dipendente dal gas naturale Russo, è propensa a cercare un concorrente per
abbassare il crescente prezzo del gas.
Ecco perché un
potere sunnita abbia tutto l'interesse nel proteggere un gasdotto Qatar-Arabia
Saudita-Giordania-Siria. Inoltre, seguendo questa via si potrebbe permettere
all'Europa di isolare ulteriormente l'Iran, mentre, una vittoria del regime di
Bashar al-Assad consoliderebbe l'asse sciita a danno degli interessi dei paesi
occidentali e arabo sunniti.
Aurelio
Carafa
Spazio Faro Blog
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