BASTA IPOCRISIA



Il sindaco Melucci, nel tentativo di conquistarsi una visibilità e una credibilità nazionale, propone Taranto come meta d'approdo dei circa 630 migranti della nave ONG "Aquarius". 
Non bastano le spaventose percentuali della disoccupazione, né tantomeno la crisi dell'Ilva. Il sindaco ritiene ci possano essere i requisiti per alimentare ulteriori tensioni e scontri sociali. Gli raccomandiamo, quindi, maggiore cautela nelle sue dichiarazioni e di lasciare le trovate mediatiche ad altri suoi colleghi. 

Allo stesso tempo gli auguriamo l'analogo epilogo politico dell'ex sindaco di Lampedusa, paladina renziana dell'accoglienza, arrivata terza nelle comunali dello scorso anno e di Renato Accorinti, l'anarco sindaco di Messina, che mentre erano in corso le operazioni di spoglio di ieri sera, ha rilasciato una dichiarazione simile a quella del nostro sindaco. All'indomani del voto si è ritrovato quarto, deposto gentilmente dai suoi concittadini.

La scelta del governo di chiudere i porti italiani sta mettendo in evidenza l'ipocrisia e i problemi del "modello dell'accoglienza a tutti i costi": soggettive e fallaci interpretazioni delle regole internazionali da parte delle nazioni sovrane; la consuetudine immotivata di trasportare direttamente in Italia i migranti, nonostante la vicinanza di altri porti sicuri nel Mediterraneo; partner europei sempre più indifferenti agli sforzi dell'Italia di fronteggiare da sola la gestione dei flussi migratori. Basti pensare che la Francia di Macròn ha chiuso i porti da più di un anno e che la Spagna solo ora si dimostra intenta a garantire un tardivo aiuto.

Andrea Piepoli 

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