LO SPORT A TARANTO (FEBRRAIO)
La stagione autunnale si è abbondantemente conclusa, portando via con sé, non del tutto ovviamente, lo spirito ludico e sportivo che ha stretto tra le sue materne braccia la popolazione tarantina, la quale si è vista completamente impegnata nella preparazione di un evento sportivo, celebre a livello mondiale, come lo è la Spartan Race.
Il
lavoro realizzato lo si può considerare eccellentemente svolto: la nostra
città, contrariamente ai luoghi comuni, i quali nascondono con un sottile ma
significante velo il sentimento e l’orgoglio che fungono da carburante di un
motore essenziale per la rinascita di una società, la quale, discostandosi da
tutto ciò che un cittadino vorrebbe dire sulla propria provenienza, si trova
sul gradino più basso di una piramide, ancora tutta da scalare.
La monotonia torna a farla da padrona,
riprendono infatti le solite attività caratterizzanti la vita sportiva
tarantina: la conclusione della Spartan Race ha restituito alla “domenica allo
stadio” il ruolo dirigenziale che aveva sino ad allora ricoperto con successo,
ridandole dunque il prestigio e le attenzioni che non le era stato permesso di
ricevere a causa dell’altisonante gara. I nostri amati colori, calcisticamente
parlando, non stanno trascorrendo decisamente un buon momento: la squadra della
nostra città è scivolata al sedicesimo posto della classifica.
I tifosi non sono assolutamente soddisfatti
dell’andamento della squadra e aspettano di vedere all’opera i necessari e
indiscutibili innesti fatti nella finestra invernale del calciomercato, per
migliorare la rosa e per puntare alle zone nobili della classifica.
Non certamente per dei momenti
difficili, e noi tarantini, ve lo possiamo assicurare, ne abbiamo viste e
dovute sopportare tante, la squadra della nostra città perderà il sostegno di
una delle tifoserie più importanti e conosciute d’Italia, nonostante la mai
avvenuta partecipazione del Taranto Calcio al massimo campionato italiano.
Rimanendo però sintonizzati, ancora per
un momento, su questa “stazione radio”, dei complimenti doverosi vanno rivolti
al calciatore del Vicenza Calcio, nativo di Roccaforzata (TA), Francesco
Orlando, per aver segnato un goal nel campionato di Serie B la domenica appena
trascorsa, e a colui il quale ha curato il suo trasferimento, Piergiuseppe
Sapio.
Gli sportivi tarantini mantengono
inalterata la loro rilevante e positiva fama, conseguente come è logico che sia
al loro morboso attaccamento ai colori della città: questa “religiosa
devozione” è possibile riscontrarla, non solo nei così detti “sport maggiori”,
ma anche nelle attività sportive meno altisonanti.
Un doveroso augurio va fatto alla
tennista nostrana, Roberta Vinci, per la grandiosa prestazione che le ha
consegnato la vittoria nel primo turno del tabellone singolare nel WTA Premier
di San Pietroburgo: la campionessa tarantina incontrerà al secondo turno la
numero 52 al mondo, la tedesca Petkovic. La sportività tarantina è stata meravigliosamente
omaggiata inoltre dalla “Quero-Chiloiro Taranto”, accademia di pugilistica
frequentemente rinomata a livello italiano, per aver presentato la propria
candidatura, nel mese di Novembre dello scorso anno, agli “Assoluti Elite”,
massima categoria della boxe dilettantistica, con un trio totalmente nostrano:
Francesco ed Angelo Magrì e Giovanni Angiulli. La “Quero-Chiloiro Taranto”, con
l’avvento del 2017, inizia la sua quarantasettesima stagione, con una squadra
di oltre sessanta atleti, tra uomini e donne di diversa età. Insomma si
potrebbe parlare per ore e ore, riempire un sacco di pagine, deliziare con
termini meramente tecnici gli appassionati e non, quando si tratta di sport:
noi di Gioventù Nazionale Taranto cercheremo di fare tutto questo
costantemente, cercando di dare la notorietà dovuta, ci scusiamo per aver
tralasciato qualche avvenimento, a fatti che spesso passano in secondo piano,ma
che possono essere il vero punto di svolta, l’inizio di quella faticosa ma
fattibile piramide da scalare.
Simone
Blandamura
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